Algodistrofia: significato, sintomi e terapia

Algodistrofia

L’algodistrofia, oggi meglio conosciuta come Sindrome Dolorosa Regionale Complessa (CRPS – Complex Regional Pain Syndrome) di tipo I e II, è una sindrome loco-regionale multi-sintomatica. Provoca un dolore intenso e continuo, localizzato a livello degli arti inferiori o superiori e generalmente associato ad edema. La CRPS non è un tumore, ma una patologia altamente dolorosa, con un’alta probabilità di essere curata se diagnostica nelle sue fasi iniziali. Quanto più tempestiva è la cura, tanto minore è il rischio di disabilità.

Nel 50-70% dei casi l’algodistrofia è originata da un trauma o un intervento chirurgico con conseguente immobilizzazione; raramente è correlabile a patologie ischemiche cerebrali o cardiache, a neoplasie o ad alcune malattie infettive. A volte si possono osservare casi spontanei di algodistrofia non riconducibili ad un evento scatenante nella sede interessata.

Secondo gli esperti esistono due tipi di algodistrofia:

  • l’algodistrofia di tipo 1, anche conosciuta come “sindrome dolorosa regionale complessa I”
  • l’algodistrofia di tipo 2, o “sindrome dolorosa regionale complessa II”

Nei casi in cui la malattia è stata preceduta da un danno nervoso si parla di algodistrofia II, di tipo I se tale danno non appare riconoscibile.

Talvolta, ci si riferisce alla sindrome dolorosa regionale complessa di tipo 1 (CRPS I) come distrofia simpatica riflessa (RSD), sindrome spalla–mano, sindrome di Sudeck o Algodistrofia. Invece, la sindrome dolorosa regionale complessa di tipo 2 (CRPS II) è nota come causalgia o algoneurodistrofia.

Dove colpisce l'algodistrofia?

Prima di focalizzarci sulle sue cause e i suoi sintomi, vediamo le zone del corpo più comunemente interessate da questa patologia.

Come già accennato, la sindrome algodistrofica colpisce prevalentemente gli arti inferiori e superiori.

  • Per quanto riguarda i primi, tra le forme più comuni ci sono l’algodistrofia del ginocchio e dell’anca, ma rientrano anche quella del piede e della caviglia.
  • Nel caso in cui sia localizzata a livello degli arti superiori, l’algodistrofia interessa principalmente la mano e il polso.

Algodistrofia: cause

L’algodistrofia sembra derivare da un disturbo del funzionamento dei nervi simpatici. Come accennato, può insorgere come conseguenza di un trauma (frattura o distorsione), di un intervento chirurgico o senza una causa apparente.

Nonostante questo, le cause rimangono in gran parte sconosciute.

Ci sono, però, dei fattori di rischio che aumentano le possibilità di contrarre la malattia:

  • infiammazione neurogenica;
  • disfunzione del sistema nervoso simpatico;
  • danno e/o disfunzione del microcircolo, che causa ipossia locale;
  • acidosi conseguente all’ipossia correlata all’osteoporosi localizzata;
  • processo di guarigione aberrante.
Algodistrofia cause

Sintomi e diagnosi

La diagnosi di algodistrofia è molto difficile da eseguire, perché i sintomi non sono molto specifici e possono assomigliare a quelli di altre patologie.

Nonostante questo, la presenza di dolore in una regione specifica e circoscritta è un segnale che può indirizzare il medico verso la diagnosi di algodistrofia.

I sintomi caratterizzanti sono: edema, iperalgesia, e in particolare allodinia, sudorazione anomala, ipertricosi e ridotta escursione articolare con osteoporosi distrettuale; possono associarsi alterazioni motorie che in alcuni casi includono tremore o posture anomale.

Successivamente si valutano eventuali ulteriori sintomi e la presenza di traumi pregressi, che possono aiutare ad arrivare alla diagnosi. Infatti, si parla di algodistrofia post-traumatica proprio perché, come accennato in precedenza, nella maggior parte dei casi è legata ad un trauma: distorsione, frattura articolare, un trauma da schiacciamento o microtraumi ripetuti.

Altri sintomi sono legati ad alterazioni del colorito cutaneo, la cute appare calda e arrossata e lentamente può diventare cianotica, e alterazioni trofiche. Nello specifico segni di alterato trofismo degli annessi piliferi, del cuoio capelluto e nella crescita e lucidezza delle unghie.

I sintomi dell’algodistrofia possono essere rilevati tramite una radiografia oppure, se sono più circoscritti ad un’unica zona, tramite una risonanza magnetica o una scintigrafia ossea trifasica.

La scintigrafia è sicuramente l’esame più idoneo perché è in grado di rilevare anche variazioni ossee minori rispetto all’esame radiografico.

Nonostante ciò, uno svantaggio è dovuto al fatto che il quadro scintigrafico varia a seconda dei differenti stadi della malattia.

Oltre a quelli già menzionati, si possono svolgere esami del sangue e studi di conduzione nervosa, allo scopo di escludere, rispettivamente, la presenza di infezioni o patologie reumatologiche e di danni ai nervi.

Non è previsto, dunque, alcun test diagnostico specifico e nonostante la possibilità di utilizzare questi strumenti, la diagnosi di algodistrofia è prevalentemente clinica.

Le terapie consigliate per l’algodistrofia

Non esiste una cura specifica per l’algodistrofia e la terapia prevede dei trattamenti che hanno come unico scopo quello di alleviare i sintomi della malattia (terapia sintomatica).

Di conseguenza non si può nemmeno parlare di tempi di guarigione per chi è affetto da algodistrofia. In molti casi i sintomi cessano spontaneamente nel giro di 6-18 mesi. Ma circa il 15% dei malati può presentare dolore resistente alla terapia e riduzione delle funzionalità fino a due anni dopo l’inizio dei sintomi.

Vediamo di seguito le tre principali tipologie di terapia.

Esercizi per alleviare l’algodistrofia

Il trattamento riabilitativo deve essere adeguato sul paziente e iniziare il prima possibile non appena posta la diagnosi, con lo scopo di ridurre il dolore, evitare contratture e retrazioni capsulari e monitorare lo stato psicologico del paziente a causa della sintomatologia dolorosa.

Il trattamento prevede in primo luogo il riposo della regione colpita e la mobilizzazione. In particolare, esercizi attivi e passivi consentono di mantenere la mobilità e flessione articolare evitando rigidità e perdita del trofismo muscolare.

camminare con algodistrofia

La fisioterapia prevede l’esecuzione di esercizi di fisioterapia per il trattamento e la riabilitazione della mano, dell’anca, del ginocchio, del piede e degli arti in generale. In quanto, l’algodistrofia può comportare atrofia nella zona colpita. Si tratta di un evento tardivo nel caso di ritardo diagnostico/terapeutico, oppure nei casi più gravi in cui la risposta ai trattamenti è stata parziale o inefficace.

Un esempio è la mirror-therapy (terapia speculare o feedback visivo speculare), è una tecnica in cui al paziente viene chiesto di muovere l’arto sano, che viene riflesso su uno specchio in modo da dare l’impressione che l’arto colpito si muova senza dolore, ripristinando gradualmente i movimenti.   

Oppure, la ginnastica vascolare con acqua calda e acqua fredda per trattare l’algodistrofia alle mani con esercizi di riabilitazione. I bagni alternati caldo/freddo e il ghiaccio sono indicati per la riduzione dell’edema e della tumefazione. Sono però da consigliare con cautela, a causa delle alterazioni della sensibilità periferica e dei vasomotori caratteristici dell’algodistrofia.

Terapia farmacologica per l’algodistrofia

Per quanto riguarda la terapia farmacologica, invece, i medici possono prescrivere farmaci di vario genere:

  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): vengono utilizzati per alleviare il dolore lieve moderato agendo contro l’infiammazione;
  • Corticosteroidi: sono degli antinfiammatori steroidei impiegati nelle prime fasi della malattia, quando l’infezione è evidente. L’assunzione è indicata per brevi periodi, sotto consiglio medico, e si evita di somministrargli per lunghi periodi per i possibili effetti collaterali;
  • Anticonvulsivanti, indicati per trattare le spasticità e le neuropatie;
  • Antidepressivi triciclici, indicati per trattare il dolore neuropatico;
  • Oppioidi (es: morfina): sono degli analgesici molto potenti. Anche in questo caso, come per i corticosteroidi, non bisogna esagerare perché possono portare effetti collaterali;
  • Anestetici locali: vengono utilizzati sotto forma di creme.
algodistrofia si guarisce

Terapia psicologica per l’algodistrofia

Infine, la terapia psicologica, detta anche psicoterapia, viene consigliata dai medici a tutte le persone che hanno sviluppato depressione, ansia o altri disturbi psicologici successivamente alla comparsa dell’algodistrofia.

terapia psicologica algodistrofia

Ulteriori terapie per trattare l’algodistrofia

Vi sono altre forme di trattamento dell’algodistrofia meno utilizzate, una di queste è il blocco del nervo simpatico. Questa terapia prevede l’iniezione di un anestetico vicino al midollo spinale, allo scopo di fermare l’attività di uno o più nervi del sistema nervoso simpatico. Non è efficace sul lungo periodo, ma può essere utile a ridurre temporaneamente il dolore.

Algodistrofia e magnetoterapia

Per quanto riguarda la terapia fisica strumentale, la magnetoterapia agisce sia sul sintomo doloroso, calmandolo, sia a livello dell’infiammazione, riducendone gli effetti. Grazie alla biostimolazione delle cellule, viene riattivato il processo di comunicazione tra interno ed esterno della cellula, accelerando i tempi di guarigione.

Esistono molteplici dispositivi di magnetoterapia per trattare l’algodistrofia. Una volta scelto quello con gli applicatori più adatti alla zona da trattare è possibile effettuare terapia in totale autonomia.

Grazie alla fascia terapeutica e alla coppia di solenoidi è possibile trattare comodamente l’algodistrofia al ginocchio, all’anca o alle mani. Se invece, la zona colpita è il piede, può essere più confortevole utilizzare il tappetino TAP2000. Se hai dubbi su quale applicatore è meglio utilizzare per la zona da trattare, puoi scaricare in qualsiasi momento la nostra app I-Tech Life e consultare la guida sul posizionamento dei solenoidi.

Se ti è stata diagnosticata l’algodistrofia e il tuo medico ti ha prescritto trattamenti di magnetoterapia, è probabile che ti starai chiedendo quale sia il dispositivo più adatto a te. Sei nel posto giusto! Offriamo un’ampia gamma di dispositivi medici certificati, adatti ad ogni esigenza.

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