L’elettrostimolazione eccitomotoria è una tecnica che consente l’attivazione della muscolatura tramite stimoli elettrici indotti da un generatore. Grazie a questa stimolazione elettrica si possono innescare, a livello della muscolatura volontaria, una serie di effetti che vanno dal potenziamento muscolare e tonificazione, al massaggio o rilassamento. Questi effetti sono ottenibili grazie a programmi studiati appositamente per ottenere risultati specifici.
Elettroterapia: le controindicazioni
L’utilizzo di un elettrostimolatore ha delle controindicazioni assolute, quantomeno senza indicazioni mediche specifiche a seguito di valutazioni specialistiche individuali. Tra queste controindicazioni troviamo:
- Portatori di pacemaker
- Pazienti cardiopatici
- Pazienti epilettici
- Donne in gravidanza
- Persone che soffrono di flebiti in stato attivo o tromboflebite
- Persone colpite da neoplasie o tumori
- Lesioni cutanee nella zona di trattamento
Ci sono anche delle situazioni in cui l’utilizzo è controindicato se non supervisionato da professionisti:
- Presenza di mezzi di sintesi
- Lesioni muscolari
- Lesioni cutanee nella zona di trattamento
- Presenza di stati infiammatori
- Nei bambini
Che si tratti di stimolazioni antalgiche come le correnti TENS o di stimolazione muscolare, le controindicazioni a cui attenersi sono sempre le stesse – sebbene nel caso della TENS si utilizzino parametri elettrici con valori nettamente inferiori.
Raccomandiamo, infine, di non fare utilizzo di un elettrostimolatore se non è nota la causa del dolore o se non è ancora stata diagnosticata. Consigliamo di effettuare delle sedute solo dopo aver consultato un medico e aver ricevuto la diagnosi del dolore. In presenza di traumi, stress o qualsiasi altro problema di salute ricordiamo di utilizzare il dispositivo solo dopo aver consultato il proprio medico e sotto sua supervisione.
Effetti collaterali dell'elettroterapia
Non sono noti significativi effetti collaterali. In alcuni casi, di persone particolarmente sensibili, dopo il trattamento si possono manifestare degli arrossamenti cutanei in corrispondenza degli elettrodi: l’arrossamento scompare normalmente pochi minuti dopo il trattamento. Se l’arrossamento dovesse persistere consigliamo di consultare un medico.
In casi molto rari la stimolazione effettuata di sera può provocare, su alcuni soggetti, un ritardo nell’addormentarsi. In tale caso raccomandiamo di evitare il trattamento serale.
Elettrostimolatore: pro e contro
L’elettrostimolazione attiva la muscolatura tramite stimoli elettrici indotti ed è in grado di ottenere un effetto allenante importante a livello dei distretti muscolari su cui si applica.
Inoltre, grazie ad una serie di programmi specificatamente progettati, può ottimizzare la sua azione mirando ad incrementare differenti capacità contrattili della muscolatura.
I campi in cui si possono utilizzare le peculiarità di questa metodica di lavoro sono vari e spaziano da quello estetico, in cui si possono sfruttare gli effetti di tonificazione a livello addominale, delle braccia, dei glutei, e di altri distretti, all’ambito sportivo per cui si possono sfruttare gli incrementi specifici di forza e potenza, oltre che la capacità di favorire il recupero della fatica a seguito di un’attività intensa.
Anche nel campo della riabilitazione, della rieducazione funzionale e della riatletizzazione l’elettrostimolazione gioca un ruolo importante. La capacità di attivare la muscolatura permette un recupero più rapido ed efficace, come la riduzione del rischio di recidive.
L’elettrostimolazione presenta, come altre terapie fisiche strumentali, dei limiti. Il principale, intrinseco alla metodica, sta nel fatto che l’attivazione tramite elettrostimolazione non genera un effetto allenante a livello del sistema nervoso. Tuttavia, con un programma di allenamento combinato in cui oltre all’elettrostimolazione si combina dell’attività fisica volontaria è possibile sopperire efficacemente a questo limite.
Altro aspetto da considerare, più dal punto di vista operativo, è che non si possono stimolare molti gruppi muscolari in contemporanea (in particolare se si mira ad incrementarne la forza).
Quali sono i benefici dell'elettrostimolazione?
L’utilizzo dell’elettrostimolazione con finalità fitness e benessere aiuta a mantenere un buon tono muscolare, a favorire il rinforzo della muscolatura e la resistenza. Da menzionare poi un miglioramento generale della qualità della vita. Benefici particolarmente utili per persone che, per stile di vita, non effettuano del movimento o dell’esercizio fisico.
Grazie a dei programmi specifici, inoltre, l’elettrostimolazione favorisce la vascolarizzazione periferica e accelera il recupero della fatica. Aspetti utili sia per chi pratica sport, sia per chi svolge una vita più sedentaria; specialmente perché è possibile godere di questi benefici nella comodità di casa.
Va menzionato anche il ruolo dell’elettrostimolazione nella fase di pre-abilitazione, che precede un intervento chirurgico. Sia in questo caso che nel post-infortunio, l’elettrostimolazione aiuta a migliorare i tempi di recupero e ad evitare episodi di recidiva.
Quando non usare l'elettrostimolatore?
L’elettrostimolatore può essere utilizzato in autonomia da persone “in salute”, quindi in assenza di patologie, che vogliono lavorare sulla muscolatura.
In ambito riabilitativo, in cui ricopre un ruolo importante, l’elettrostimolatore deve essere utilizzato seguendo i consigli del proprio medico, che fornirà protocolli adeguati che possono essere eseguiti anche a domicilio, in completa autonomia.
In caso di traumi e lesioni è bene evitare di utilizzare l’elettrostimolazione eccitomotoria, per non rischiare non solo di non ottenere i risultati sperati ma di incorrere in un incremento del dolore – temporaneo ma certamente spiacevole.
Precauzioni per l'utilizzo dell'elettrostimolatore
Buona notizia: le precauzioni a cui attenersi non son molte. Queste riguardano principalmente la conservazione del dispositivo e degli elettrodi, compresi i cavi, dato che l’elettrostimolazione controlla in automatico i parametri del circuito garantendo la sicurezza del trattamento.
Per ottimizzare l’efficacia della terapia, infatti, è importante controllare prima di ogni applicazione che gli elettrodi siano sempre in buone condizioni.
Come lo si capisce? Dalla capacità adesiva della parte pre-gellata dell’elettrodo che va a contatto con la pelle. Per ottimizzare la trasmissione dell’impulso, oltre che per preservare gli elettrodi, è consigliabile una detersione della cute prima di iniziare la seduta.
Un’ultima accortezza: verificare che il programma scelto sia adattato al distretto corporeo su cui lo si utilizza, così da avere la certezza che i parametri elettrici siano quelli ottimali a soddisfare le proprie esigenze.
Concludiamo questo approfondimento con alcune delle domande più frequenti che ci vengono poste, con l’obiettivo di darti informazioni di valore relativamente alla tua ricerca di informazioni sull’elettroterapia:
È difficile usare un elettrostimolatore?
L’utilizzo di un elettrostimolatore è estremamente semplice. In genere i dispositivi sono dotati di un elenco programmi che facilmente identifica gli obiettivi e le aree corporee su cui si può effettuare la terapia. Alcuni esempi:
– “recupero muscolare” indicato per il recupero della fatica,
– “massaggio profondo” indicato per rilassare la muscolatura,
– “forza resistente” utile per incrementare la resistenza muscolare,
– “forza veloce” utile per aumentare la rapidità muscolare.
Anche il posizionamento degli elettrodi non è complicato, sebbene possa sembrare un po’ difficile in fase iniziale. I dispositivi medici a marchio I-Tech Medical Division dispongono tutti di un manuale dedicato al posizionamento degli elettrodi: una vera guida per effettuare il trattamento in maniera efficace.
È presente anche un servizio clienti sempre pronto a supportati in caso di domande o richiesta di informazioni.
Quante sedute di elettrostimolazione si possono fare?
La durata di un ciclo di elettrostimolazione è correlata agli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Se si utilizza l’elettrostimolatore come supporto all’allenamento si può considerare di effettuare cicli di 10 sedute, 2 o 3 volte a settimana alternati ad un periodo di interruzione di 1 o 2 settimane.
Nel caso lo si voglia utilizzare per il recupero della fatica o per sfruttare i benefici del massaggio o del defaticamento, si può utilizzare anche con cadenza giornaliera.
Come abbiamo già menzionato in precedenza, l’elettrostimolazione gioca un ruolo importante anche in termini di riabilitazione. Vediamo un esempio di post-intervento al legamento crociato.
È possibile fare terapia dalla seconda settimana successiva all’operazione, sotto supervisione di un professionista, fino al completo recupero (dunque fino al decimo mese di post-operatorio). È possibile continuare con la terapia anche dopo aver recuperato, in questo caso però, le sedute diventano più un supporto all’allenamento prestativo o di fitness.
L’elettrostimolatore fa male?
La seduta di elettrostimolazione non fa male, in particolare quando si utilizza questa tecnica con finalità antalgica (TENS) o con l’obiettivo di defaticare o di ottenere un massaggio sull’area interessata.
Si potrebbe percepire un leggero fastidio quando si utilizza questa tecnica per l’allenamento. La contrazione indotta dal dispositivo è “anomala” rispetto alla contrazione volontaria e questo potrebbe provocare una sensazione di fastidio specialmente quando si utilizzano livelli di intensità elevati. Consigliamo dunque di aumentare progressivamente l’intensità di stimolazione così da mantenere una sensazione piacevole. La sensazione di fastidio può essere ridotta eseguendo il trattamento di elettroterapia in modalità attiva, ovvero contraendo attivamente il muscolo durante l’erogazione dello stimolo elettrico.
Se hai piacere di ricevere maggiori informazioni relativamente all’elettroterapia, non esitare a contattarci. Di seguito ti lasciamo anche un approfondimento su “come scegliere un buon elettrostimolatore”. Buona lettura!